” Pitagora considerò diverse “coppie” di note, che potevano essere tradotte in coppie di numeri, e scoprì che le note che “stanno bene insieme” sono legate tra di loro da un rapporto numerico semplice. Ad esempio, se facciamo vibrare una corda che produce una nota legata al numero 1, e poi un’altra corda che genera un suono associato al numero 2 (in questo caso, quindi, la prima corda è lunga il doppio della seconda), otteniamo due suoni che l’orecchio umano, istintivamente, classifica come “simili”, o addirittura “uguali”. Questo intervallo musicale è quello che noi chiamiamo “ottava” Le due note suonano all’orecchio così “uguali” che nella tradizione musicale vengono chiamate con lo stesso nome: ad esempio due do.
( fonte il blog di Matematica giocosa di Paolo Alessandrini ).